martedì 3 novembre 2009

Al 'Gemelli' di Roma per curare la dipendenza dal web

Curare la dipendenza patologica da internet, ovvero, i disturbi del comportamento ossessivo verso il web. È questo l’obiettivo dell’ambulatorio dedicato all’Internet Addiction Disorder che inizia l’attività oggi, lunedì 2 novembre 2009, all’interno del Day hospital psichiatrico del Policlinico Universitario «Agostino Gemelli» di Roma. Ubicato al piano -1 del Gemelli l’ambulatorio arricchisce l’offerta assistenziale dell’UO di Consultazione psichiatrica del Gemelli (diretta dal prof. Pietro Bria) per la cura di tutte le dipendenze, da quelle da alcol e droghe fino a quella da gioco d’azzardo. Per i programmi di riabilitazione l’attività degli psichiatri del Gemelli si avvale della collaborazione dell’Associazione «La Promessa».
«L’utilizzo patologico di internet provoca sintomi fisici molto simili a quelli manifestati da tossicomani in crisi di astinenza. Grazie a questo nuovo ambulatorio - spiega lo psichiatra Federico Tonioni, che ne è il coordinatore - potremo garantire ai nostri pazienti di contenere quel malessere che per molti durante l’astinenza dal web si trasforma in ansia, depressione e paura di perdere il controllo di ciò che accade in internet, intervenendo nella struttura mentale sottostante alla dipendenza con curiosità e umiltà».
Il protocollo di intervento è strutturato in tre passi: su un colloquio iniziale per confermare o meno la diagnosi di dipendenza; da incontri successivi per individuare la psicopatologia sottostante, eventualmente contenuta con un’appropriata terapia farmacologia; l’inserimento progressivo in gruppi di riabilitazione, al fine di «riattivare» un contatto «dal vivo» con gli altri e di conseguenza esperienze autentiche di condivisione, senso del limite, capacita di attesa e comunicazione non verbale.
L’ambulatorio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Per accedere alla prima visita occorre prenotare telefonicamente, contattando i numeri 0630154332-4122.
La prevalenza di questa patologia nella popolazione generale appare in aumento soprattutto nei giovani che vanno poi a coinvolgere le famiglie, su cui ricade il carico soggettivo e oggettivo del disturbo psichico. Per esempio, Facebook, il più famoso social network ha sessanta milioni di iscritti al mondo, e sono in continua crescita; si stima che circa il 10% degli utenti diventarne dipendente.
«Si distinguono 5 sottotipi di dipendenti da internet - spiega lo psichiatra Tonioni -: il cyber-sexual addiction (sesso virtuale e pornografia), il cyber-relational addiction (social network), il net-compulsion (gioco d’azzardo, shopping e commercio on-line), l’information overload (ricerca ossessiva di informazioni) e il computer addiction (coinvolgimento eccessivo in giochi »virtuali« o »di ruolo«).
Quotidiano.net, 03/11/09

Nessun commento:

Posta un commento